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[VIDEO] Persecuzione sadica della madre da parte del capo di un’organizzazione svizzera per i bambini ARP, Glianluca Molina? Le autorità del cantonte Ticino lo priveranno della funzione per abuso mentale sul bambino cinquenne e su sua madre?


[VIDEO] Persecuzione sadica della madre da parte del capo di un’organizzazione svizzera per i bambini ARP, Glianluca Molina? Le autorità del cantonte Ticino lo priveranno della funzione per abuso mentale sul bambino cinquenne e su sua madre?

Se ne frega del provvedimento del giudice e della decisione da lui stesso sottoscritta che dispone i contatti fra il bambino e la madre Gianluca Molina – presidente di ARP – organizzazione presumibilmente finalizzata a proteggere la psiche dei bambini nella città svizzera Ligornetto. Nell’istituzione da lui gestita vi sono disordine documentale, possibili reati di retrodatazione e gioco aggressivo, subdolo e cinico sull’incubo della madre e del bambino!

 

[VIDEO] Persecuzione sadica della madre da parte del capo di un’organizzazione svizzera per i bambini ARP, Glianluca Molina? Le autorità del cantonte Ticino lo priveranno della funzione per abuso mentale sul bambino cinquenne e su sua madre?

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Abbiamo già scritto di questo dramma 3 settimane fa. Ricordiamo che il giudice di Lugano ha ordinato di lasciare che il bambino vedesse la madre. Da 7 mesi però l’Autorità Regionale di Protezione con a capo Gianluca Molina viola questo ordine definitivo del giudice!

Tutti gli articoli si possono trovare al seguente link:

[VIDEO] Persecuzione sadica della madre da parte del capo di un’organizzazione svizzera per i bambini ARP, Glianluca Molina? Le autorità del cantonte Ticino lo priveranno della funzione per abuso mentale sul bambino cinquenne e su sua madre?

http://www.patriot24.net/5-years-boy-from-ticino-case

Sembrava che una settimana fa, il 3 giugno 2019, il presidente di ARP Gianluca Molina avrebbe finito l’incubo in cui sono ignorati il bambino e la madre, ma soprattutto ignorato ilprovvedimento del giudice favorevole per il bambino e per sua madre emesso dal giudice svizzero.

A seguito di un intervento di Patriot24.net e di Telewizja.Patriot24.net la psicologa Maria Adele Galante Vadilonga ha esaminato nuovamente il dramma del mancato contatto del bambino con la mamma fin dall’11 novembre 2018 e ha dichiarato che il bambino avrebbe dovuto al più presto vedersi con la mamma, i contatti sarebbero dovutiessere ripristinati al più presto poiché il bambino ha nostalgia e la mamma avrebbe avuto l’impatto positivo sulla sua psiche. Il suo nuovo rapporto è finito sulla scrivania del presidente ARP Gianluca Molina.

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Il 3 giugno 2019, durante l’incontro fra i genitori in lotta svolto nell’edificio ARP di Ligornetto al sud della Svizzera, in presenza del presidente di questa organizzazione Gianluca Molina, tutti i presenti si sono sottoscritti sotto un provvedimento che poneva fine alla disputa per il bambino e dava inizio ad una nuova fase di collaborazione fra i genitori per il bene del bambino.

La decisione sottoscritta anche da Gianluca Molina disponeva che i contatti avrebbero avuto luogo in un’istituzione professionale di Santa Elisabetta sita a Lugano, una città vicina – Casa Santa Elisabetta – LUGANO. Poiché proprio così ha ordinato il giudice.

Gianluca Molina però non ha neanche invitato un rappresentante di detta istituzione ad un incontro per discutere nei dettagli quando e a che ora avrebbero iniziato gli incontri tra il figlio e la madre. L’avrà fatto per negligenza oppure con l’intenzione di continuare a isolare la madre dal figlio?

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Tre mesi fa un dipendente incaricato di quel caso in ARP, Leo Dario, mi ha assicurato quale giornalista che tutte le decisioni prese nel corso dell’incontro del 3 giugno 2019 sarebbero realizzate immediatamente. Leo Dario mi assicurava che il personale di ARP sono persone sensibili cui sta a cuore che l’incubo del bambino finisca presto – comunica Robert Rewiński, Redattore Capo di Patriot24.net.

Questo però è stata una menzogna. Dopo lo scandalo del disordine documentale, di una possibile retrodatazione (cioè diun reato) del documento della psicologa fornito presumibilmente il 4 aprile 2019, non presente però fra la documentazione di ARP il 15 maggio, si è arrivati adesso ad una negligenza sadica e odiosa da parte del presidente di ARP Gianluca Molina.

- Concluso l’incontro di lunedì 3 giugno 2019 non ha inviato a Lugano alla casa di Santa Elisabetta il documento che aveva sottoscritto lui stesso. La madre del bambino ha aspettato tutta la settimana per la fissazione della data e l’ora dell’incontro, però la casa di Santa Elisabetta non ha potuto inizare le procedure visto che il postino non aveva portato neanche venerdì il documento di ARP che apriva formalmente al bambino la strada di vedere la mamma – comunica Robert Rewiński.

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La posta in Svizzera funziona come un orologio svizzero. Una lettera inviata oggi deve essere consegnata il giorno successivo. Quando giovedì l’avvocato della madre chiedeva della lettera, ARP l’ha informato che stava proprio per inviarla. Anche questa è risultata una menzogna visto che venerdì la casa di Santa Elisabetta, avendo a disposizione delle sale riunioni, non era in grado di porre fine all’incubo del bambino né organizzare qualche incontro almeno sabato. Questo perché non ha ottenuto dal presidente di ARP Gianluca Molina la decisione! – aggiunge Robert Rewiński.

Gianluca Molina è avvocato svizzero il quale si è assunto il compito di dirigere l’organizzazione ARP,
finalizzata presumibilmente alla difesa dei diritti dei bambini nella città di Ligornetto. E’ consapevole della necessità di rispettare la legge, rispettare le decisioni giudiziarie definitive e di attuare quello che lui stesso sottoscrive.

E’ inoltre consapevole che più di un mese fa, il 9 maggio 2019, la madre ha accettato di collaborare con le autorità svizzere e del cantone Ticino per riprendere il contatto con il bambino. Tutto quello a cui si è impegnata è vero. Realizza tutto quello che ha dichiarato collaborando con le autorità svizzere.

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- Allora come mai in presidente ARP così tanto odio nei confronti di quella madre? Come mai in modo così crudele ignora la nostalgia, la maternità e soprattutto il dolore del bambino privato della madre? – chiede Robert Rewiński, Redattore Capo di Patriot24.net.

- Forse dovrebbe lavorare in prigione, perché magari in tale luogo la sua ambizione malata avrebbe trovato soddisfazione? O forse dovrebbe scaricare il suo odio malato in giochi per computer e non in una realtà sociale di una famiglia bisognosa dell’aiuto e non del suo odio? – aggiunge Robert Rewiński.

- O forse è diventato avvocato dell’avvocatessa del padre del bambino evidentemente scontenta. Forse, in quanto collega avvocato dà supporto a lei invece che al bambino separatodalla madre? – aggiunge il Redattore Capo di Patriot24.net e di Telewizja.Patriot24.net.

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Ricordiamo che uno scandalo simile l’abbiamo osservato a Treviso. Tutti gli articoli su questo argomento possono essere trovati al seguente link:

Patriot24.net/treviso

Pertanto inviamo il presente articolo a Gianluca Molina chiedendo se, visti i numerosi scandali (compreso quello delle urla di una delle sue dipendenti contro un giornalista e quello di chiusura illegittima di un’istituzione, videoregistrati da noi) si dimetterà? E passerà la gestione di quell’istituzione familiare a qualcuno che avrà il cuore e la sensibilità?

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Venerdì siamo entrati in contatto con il Governo del Cantone Ticino. Su loro richiesta inviamo oggi domande relative ad un atteggiamento scandaloso del presidente ARP Gianluca Molina. Chiediamo inoltre circa la sua dimissione per il bene dei bambini e i loro genitori nel Cantone Ticino insieme con gli articoli finora resi pubblici.

Ogni nuova informazione in merito ad una possibile mancanza di credibilità del governo svizzero verrà da noi pubblicata sul nostro FACEBOOK e dalla nostra emmittente televisiva Telewizja.Patriot24.net.


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